venerdì 4 luglio 2008

Viaggio in Etruria meridionale


(Questa volta è l'intero racconto a puntate)

Prologo

A Villa Giulia.
S’incontrarono davanti al sarcofago degli Sposi, a Villa Giulia. Daniele aveva posato lo sguardo su quella massa reattiva di capelli che un fermaglio colorato non riusciva a contenere. Si avvicinò, qualcuno li urtò, si toccarono e quasi senza accorgersene si parlarono. Degli etruschi naturalmente e di quel monumento alla costanza della vita coniugale che avevano di fronte.
Poi lui la prese leggermente per i gomiti:
- Sono Daniele -.
Lei rimase stupita:
- Cristina - rispose dopo un attimo, sorridendo.
- Usciamo di qui.
Fuori l’aria primaverile era tiepida. Camminarono un poco e decisero di ritrovarsi.
Si ritrovarono, e si ritrovarono ancora.


A Piazza di Pietra.
Qualche tempo dopo, parlavano ancora degli Etruschi, a Piazza di Pietra, in un locale con comodi divanetti e la tappezzeria fiorita. Sul tavolino le tazze del the erano assediate dalle carte mal ripiegate, depliant, guide tristiche e opuscoli ma Cristina aveva mollato ogni cosa per gustare la pastiera napoletana. Era intanto entrata una giovane coppia. Erano altissimi e lei, così biondo chiaro, si era precipitata su uno dei divani e appena seduta, chiusi gli occhi, già dormiva. Al cameriere napoletano accorso per le prenotazioni non era parso vero di richiamarla, attirando l’attenzione sulla scena.
Daniele e Cristina ripresero a parlare del loro piccolo viaggio nell’Etruria meridionale. Qualche giorno di vacanza per entrambi da spendere sulle tracce degli antichi:
- L’ideale sarebbe l’Appennino – si sentì di rilanciare ad un tratto Daniele.
- Una fuga?
- La salvezza.
Per qualche istante gli etruschi tornarono alla loro polvere. Un’utopia bucolica e pastorale aleggiò fino a confondersi col vapore che saliva dalle tazze.
- Prima la Tuscia - risolse Cristina rimestando le carte sul tavolo.

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